La famiglia,
le nostre radici
In Tenuta Giol generazioni si tramandano esperienza, tradizione e la cultura del fare vino dal 1427. I suggestivi spazi produttivi sono da sempre legati alla maestosa Villa Veneta, sorta sui resti di un forte difensivo e poi abitata da famiglie di patrizi veneziani, che nei secoli hanno commissionato ampliamenti e modifiche, sino ad assumere l’attuale e distintivo stile Neogotico inglese.
Le origini
Il Patriarcato di Aquileia fa erigere a San Polo di Piave un fortilizio a scopo di difesa: da allora il nome “Castello” rimarrà nei secoli legato a questo sito.
Al termine delle guerre contro Sigismondo d’Ungheria, la Repubblica di Venezia ripaga i meriti di guerra del Capitano Generale Nicolò Mauruzzi da Tolentino con il godimento del feudo di San Polo di Piave (compresa l’Azienda Agricola e il Castelletto).
Il Doge Francesco Foscari assegna in usufrutto a Cristoforo di Nicolò da Tolentino e i suoi eredi maschi i terreni statali vincolati al feudo patriarcale di San Polo con San Giorgio.
I terreni di San Polo di Piave vengono acquistati dai Conti Papadopoli.
Spiridione Papadopoli affida a Francesco Bagnara il progetto di costruzione di un nuovo palazzo immerso in un parco romantico all’inglese di oltre 12 ettari.
Il Conte Nicolò Papadopoli commissiona a Gian Battista Ferrante l’ampliamento del Castello in stile Neogotico di ispirazione inglese.
Al termine della Guerra, Giovanni Giol acquista l’intera Tenuta di San Polo di Piave e si occupa del restauro dopo i danni subiti.
L’Azienda Agricola Giol converte all’agricoltura biologica l’intera produzione vitivinicola.
Vittorio Carraro Giol prende in gestione l’attività dell’Azienda Agricola.
Non vengono più utilizzati additivi di origine animale per le varie fasi di vinificazione.
Giovanni Giol
Giovanni Giol, nato nel 1866 a Vigonovo di Fontanafredda (PN), emigra nel 1887 in Argentina nella regione di Mendoza. Lì conosce Gargantini, anch’egli emigrato, e nel 1896 decidono di associarsi costituendo la “Giol y Gargantini”, una società vinicola: in soli 13 anni raggiungono i 420.000 hl di produzione. Le varie tenute si estendevano su 8.850 ha di terre e la produzione di vino veniva raccolta in grandi cantine collegate tra loro attraverso “vinodotti” sopraelevati. Oggi la sede centrale dell’azienda ospita il Museo Nazionale del Vino e della Vendemmia dell’Argentina.
Nel marzo del 1919 Giovanni Giol coglie il momento giusto per acquistare dal Conte Nicolò Papadopoli l’intera Tenuta di San Polo compreso il Castello, scelto come dimora della famiglia, insieme ad 80 case coloniche. Negli anni successivi la proprietà si estende ulteriormente fino a coprire gran parte dei Comuni di San Polo di Piave, Ormelle, Mareno di Piave e Cimadolmo. Tutti gli edifici acquistati, gravemente danneggiati dalle devastazioni dei combattimenti, vengono completamente restaurati.
Giol realizza la più grande azienda agricola della Provincia di Treviso tra le due guerre (3.000 ha, 200 famiglie mezzadrili e 5.000 persone alle sue dipendenze tra San Polo, Ormelle, Mareno, Cimadolmo, Colfrancui, Rai e Vazzola) con sede amministrativa a San Polo.
Nel 1927, inoltre, fa costruire a San Polo un setificio che dà lavoro a 350 operaie, dedite all’essicazione e trasformazione dei bozzoli, producendo 100 kg di ottima seta al giorno che prende il nome di Friulana.
La famiglia Giol oggi
Vittorio Carraro Giol abita ancora nella Tenuta e la segue con grandissimo impegno e riconoscenza. Sua madre
Luisa, nipote di Giovanni, continua a frequentare questi luoghi dove ha trascorso la sua infanzia. I figli di Vittorio stanno crescendo con uno strettissimo legame con questa natura.
Quando Vittorio nel 1998 prende in gestione l’attività, prosegue il rinnovamento delle attrezzature nei vigneti e in cantina; vinifica le uve dei poderi storici con tecniche di agricoltura biologica, nel rispetto dell’ambiente e della materia prima, producendo vini vegetariani e vegani e una linea senza solfiti aggiunti.
La decisione di produrre vini senza additivi animali (utilizzate comunemente in alcune fasi della vinificazione) e senza l’uso di solfiti, sono sembrate davvero sfide molto difficili ma si sono rivelate anticipatorie di tematiche ormai condivise.
Tali scelte sono distintive della nostra produzione ed orgoglio del nostro gruppo di lavoro.
Il team
Claudia Schiavon
Azienda Agricola
Francesco Feletto
Azienda Agricola
Simonetta Granzotto
Azienda Agricola
Mariarosa Tarzariol
Azienda Agricola
Etmira Kukuja
Azienda Agricola
Ecaterina Olaru
Castello
Stefano Paladin
Azienda Agricola
Elena Favero
Castello
Ilaria Boscaratto
Azienda Agricola
Armando Giacomin
Azienda Agricola
Andrea Canal
Azienda Agricola